Confindustria Vicenza

129^ indagine congiunturale - III° TRIMESTRE 2015

1813 | Credito e Finanza

Nota metodologica
Nel corso dell'esposizione dei risultati dell'indagine si farà frequente riferimento al saldo di opinione. Quest'ultimo corrisponde alla differenza tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato aumenti e la percentuale di aziende che hanno evidenziato diminuzioni. Pertanto esso esprime, ma non in termini quantitativi, l'andamento del tasso di crescita o di diminuzione di una certa variabile (produzione, export, occupazione ...).

Le caratterizzazioni del campione
Il numero complessivo dei questionari elaborati ammonta a 205 e rappresenta circa il 19% del totale delle aziende interpellate.
Il 3° trimestre 2015 presenta un miglioramento generale dei principali indicatori economici.
L'andamento della produzione industriale segna una crescita del 2,8%. Un elemento incoraggiante deriva dalla ripresa delle vendite sul mercato interno con un +2,8% rispetto ad un anno fa. Conferme in positivo derivano anche dalle vendite sui mercati europei ed extra-europei, che aumentano rispettivamente del 3,3% e dell'8,3%.
Le aziende fino a 100 dipendenti presentano un andamento sostanzialmente analogo al dato medio registrando un aumento della produzione (+3,6%). Risultano positive le vendite sul mercato interno (+3,2%) e molto positive quelle verso il mercato europeo ed extra-europeo (+3,7% e +7%).

Produzione
3° trim. 2014 4° trim. 2014 1° trim. 2015 2° trim. 2015 3° trim. 2015
Ottimisti 34 34 28 39 41
Pessimisti 31 30 30 26 24
Saldo +3 +4 -2 +13 +17


Scende al 24% la percentuale di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente (41% nello stesso periodo dell'anno precedente).



Portafoglio ordini
La consistenza del portafoglio ordini si mantiene pressochè stabile ed il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 22% delle imprese.
3° trim. 2014
%
4° trim. 2014 1° trim. 2015 2° trim. 2015 3° trim. 2015
%
Meno di 1 mese 34 32 27 30 31
Da 1 a 3 mesi 55 54 51 45 47
Più di 3 mesi 11 14 22 25 22



Occupazione
Nel trimestre luglio-settembre 2015 il livello occupazionale registra un aumento del numero di addetti (+1,5%).
Il 56% delle aziende dichiara di voler mantenere inalterato il proprio livello occupazionale, il 30% intende aumentarlo, mentre il 14% intende ridurre la propria forza lavoro.
3° trim. 2014 4° trim. 2014 1° trim. 2015 2° trim. 2015 3° trim. 2015
Ottimisti 19 21 22 27 30
Pessimisti 16 19 16 19 14
Saldo 3 2 6 8 16


Le ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria autorizzate in provincia di Vicenza nel periodo gennaio-settembre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, registrano una diminuzione pari al 25,3%.

Gennaio/Settembre
2014
Gennaio/Settembre
2015
variazione %
LEGNO 43.629 70.358 61,26
ALIMENTARI 9.596 3.235 -66,29
METALLURGICHE 57.489 62.199 8,19
MECCANICHE 749.061 445.407 -40,54
TESSILI 30.231 36.832 21,84
ABBIGLIAMENTO 159.995 105.497 -34,06
CHIMICA, PETROLCHIMICA, GOMMA E MAT. PLASTICHE 72.346 69.702 -3,65
PELLI, CUOIO E CALZATURE 32.928 34.597 5,07
CARTA, STAMPA, EDITORIA 31.010 58.008 87,06
Totale 1.186.285 885.835 -25,33



Incassi e liquidità aziendale
Scende ancora la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (26%) e diminuisce pure la quota di imprese con tensioni di liquidità (20%).
2° trim. 2014 3° trim. 2014 4° trim. 2014 2° trim. 2015 3° trim. 2015
Buona 29 22 31 39 39
Normale 42 54 47 39 41
Tesa 29 25 22 22 20





Prezzi
Nel periodo luglio-settembre 2015, il 28% delle aziende ha registrato un incremento medio dei prezzi delle materie prime. In generale, comunque, i prezzi dei prodotti finiti sono rimasti pressoché invariati.

Andamento principali settori

Il nuovo index sul sentiment delle imprese vicentine curato da Confindustria Vicenza (LIV) arricchisce in modo significativo il quadro previsionale sulla congiuntura economica vicentina.
L’introduzione di un indice di natura generale, rivolto cioè a misurare le prospettive relative allo stato di salute dell’economia,  abbinato ad indici più analitici focalizzati sull’andamento atteso di specifiche variabili macro economiche (portafoglio ordini, investimenti e occupazione), permette di tracciare una panoramica completa ed esaustiva sulle previsioni congiunturali, senza tuttavia complicarne l’interpretazione.
Anche la metrica di reporting è stata progettata con l’obiettivo di renderne immediata la comprensione: come avviene per molti lead indicator nazionali e internazionali, il LIV si muove in una scala da 0 a 100, dove 50 rappresenta il valore mediano; un valore inferiore a 50 indica quindi un sentiment “negativo”, mentre una rilevazione superiore a 50 indica un sentiment “positivo”.
I risultati di questa indagine mostrano un quadro economico in tendenziale ed evidente miglioramento. Come dimostra il grafico a torta di seguito riportato, la valutazione sullo stato attuale dell’economia passa da 42,9 della rilevazione di luglio a 46,7 della rilevazione di ottobre: oltre ad essersi avvicinato alla soglia del 50, l’incremento misura un significativo cambio di valutazione. Ancor più interessante è la valutazione dell’andamento economico previsionale a 6 mesi: infatti, oltre ad essere anche in questo caso in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente, l’indice supera in maniera significativa la soglia del 50, posizionandosi ad un valore di 52,3.

 

I risultati sul sentiment generale sono infine meglio comprensibili guardando anche i risultati dell’analisi sulle variabili macroeconomiche selezionate (si veda il grafico di seguito riportato): tutte le variabili risultano infatti in area positiva, con l’unica eccezione degli investimenti che però si posizionano nell’area di equilibrio (48,8).
Molto positiva infine la dinamica del portafoglio ordini estero, con un sentiment a 6 mesi che si attesta ad un valore di 56,9. Altrettanto positiva la dinamica dell’occupazione che, oltre a raggiungere un livello elevato (53,7), fa registrare un significativo incremento rispetto alla precedente rilevazione (52,1).



(All'elaborazione degli indicatori sulle previsioni hanno collaborato il Prof. Andrea Beretta Zanoni e la Dott.ssa Cristina Cattelan).

 

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