Confindustria Vicenza

Decreto-legge Fiscale: la posizione di Confindustria

Presso la Commissione Finanze della Camera, Confindustria ha espresso un giudizio complessivamente critico sul nuovo decreto-legge fiscale.

VI29948 | Fisco

Il 5 novembre scorso, presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati, si è tenuta l’audizione di Confindustria sul decreto-legge fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020. Si tratta del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, recante "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 26 ottobre 2019 ed in vigore dal 27 ottobre, giorno successivo alla pubblicazione. 

La natura del provvedimento (decreto-legge) comporta, come noto, la conversione in legge entro i 60 giorni successivi alla pubblicazione. È, infatti, in corso l'iter di conversione in legge, nel corso del quale potranno essere apportate modifiche al testo originario.

In sede di audizione, Confindustria ha espresso un giudizio complessivamente critico sul decreto. Infatti, sebbene si ritenga condivisibile l'obiettivo generale, vale a dire quello di reperire risorse finanziarie per la Manovra attraverso un articolato piano di contrasto all’evasione fiscale, altrettanto non può dirsi per il metodo e gli strumenti adottati. 

Queste soluzioni appaiono ispirate dalla volontà di fornire risposte semplici e demagogiche ad un fenomeno complesso ed articolato quale è quello dell'evasione fiscale; e, secondo Confindustria, rischiano di penalizzare in modo non solo sproporzionato, ma anche indiscriminato, l’intero sistema imprenditoriale

Sono principalmente due le tematiche evidenziate:

•    la nuova disciplina di solidarietà tra committente e appaltatore-subappaltatore o fornitore di servizi, per le ritenute operate sui redditi dei lavoratori dipendenti impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio affidato, per la quale Confindustria ha denunciato l’abnormità degli impatti che la misura, pensata per realtà che operano sul filo della criminalità, avrebbe invece per la generalità delle imprese; 

•    le modifiche in materia penale-tributaria e gli interventi sulla disciplina di responsabilità amministrativa degli enti, per le quali Confindustria ha rimarcato non solo l’inopportunità di agire con un decreto-legge e la necessità di soluzioni più equilibrate e coerenti con le caratteristiche del fenomeno evasivo in Italia, ma anche i danni, potenzialmente irreparabili, a carico delle imprese, per l’acuirsi delle criticità nella fase cautelare connotata, per sua stessa natura, da standard probatori meno pregnanti. 

Riportiamo in allegato il testo dell'audizione, depositato presso la Commissione Finanze, con l’indicazione dei temi di maggior criticità, con particolare riferimento alla nuova disciplina di "solidarietà fiscale" tra committente e appaltatore-subappaltatore o fornitore di servizi, ed agli interventi in materia penale-tributaria e sulla disciplina di responsabilità amministrativa degli enti.

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