VI31666 | Lavoro e Previdenza
Domenica 20 e lunedì 21 settembre si svolgono le consultazioni per un referendum costituzionale e le elezioni amministrative regionali (oltre ad alcune elezioni comunali e suppletive per il Senato).
Gli eventuali ballottaggi si terranno in data 4 e 5 ottobre in tutta Italia (eccezioni: Sicilia, il 18 e 19 ottobre e Sardegna l’8 e 9 novembre), sempre con gli stessi orari del primo turno.
I seggi sono stati aperti, per le operazioni preliminari, nel pomeriggio di sabato 19, mentre le votazioni si svolgono dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 20 e dalle 7 alle 15 di lunedì 21. Le operazioni di scrutinio avranno inizio alla chiusura dei seggi.
Al riguardo si ricorda che il regime dei permessi elettorali retribuiti a favore dei lavoratori che adempiono funzioni presso i seggi elettorali è disciplinato dall’art. 11 della Legge 21 marzo 1990, n. 53, integrato dalla successiva norma interpretativa contenuta nell’articolo unico della Legge 29 gennaio 1992, n. 69.
Tali disposizioni possono essere brevemente riepilogate come segue.
I lavoratori interessati sono tenuti a produrre all’azienda, oltre alla copia del certificato di chiamata al seggio, anche l’attestato, firmato dal presidente, con l’indicazione delle giornate di presenza al seggio e dell’orario di chiusura.
Per i lavoratori che assolvono l’incarico di presidente, la certificazione in argomento potrà essere vistata dal vice-presidente.
A favore dei lavoratori che debbano votare in Comuni diversi da quello in cui prestano la loro opera, le aziende, al fine di consentire l’esercizio del voto, prenderanno in considerazione eventuali richieste di permesso nei limiti del tempo strettamente necessario per esercitare il diritto di voto. Per tali permessi la legge non prevede alcun trattamento retributivo.
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