1861 | Credito e Finanza
Nota metodologica
Nel corso dell'esposizione dei risultati dell'indagine si farà frequente riferimento al saldo di opinione. Quest'ultimo corrisponde alla differenza tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato aumenti e la percentuale di aziende che hanno evidenziato diminuzioni. Pertanto esso esprime, ma non in termini quantitativi, l'andamento del tasso di crescita o di diminuzione di una certa variabile (produzione, export, occupazione ...).
Le caratterizzazioni del campione
Il numero complessivo dei questionari elaborati ammonta a 186 e rappresenta circa il 19% del totale delle aziende interpellate.
Le risposte pervenute confermano i consueti caratteri tipologici del campione, con una prevalenza di piccole e medie imprese orientate all'esportazione.
La 142° indagine congiunturale, condotta da Confindustria Vicenza per il 4° trimestre 2018, rimane in area positiva pur confermando il tendenziale rallentamento dei principali indicatori rilevato nel trimestre precedente. L’andamento della produzione registra un +1,03% rispetto al IV° trimestre 2017.
A fronte del 37% delle aziende che dichiara aumenti di produzione, il 30% delle ditte evidenzia cali produttivi determinando un saldo di opinione pari a +7 (+11 nel precedente trimestre; +28 nel 4° trimestre dello scorso anno). Il numero di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente rappresenta il 29% del totale, in lieve aumento rispetto ai trimestri precedenti.
Le vendite sul mercato interno e quelle verso i mercati UE evidenziano ancora un buon andamento, rispettivamente un +2,28% ed un +2,64% rispetto al IV° trimestre 2017. Dopo un III° trimestre 2018 con segno negativo, le vendite sul mercato extra UE ritornano a crescere registrando un +1,77% rispetto allo stesso periodo del 2017.
La consistenza del portafoglio ordini rimane stabile per il 36% delle aziende ed il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 23% dei casi. Nel corso del 2° semestre 2018 questi dati sono risultati in deciso peggioramento.
Rispetto al 3° trimestre 2018 aumenta la percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (19%) e cresce leggermente anche la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (20%).
Nel 4° trimestre 2018 i prezzi delle materie prime hanno registrato un incremento medio del +0,96%, mentre quelli dei prodotti finiti un aumento del +0,60%.
Nel trimestre ottobre–dicembre 2018 l’occupazione segna ancora un incremento del numero di addetti pari al +1,95%. Il 52% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 35% l’ha aumentato, mentre il 13% ha ridotto la propria forza lavoro.
I DATI DEL 2018
Nella media dell’anno 2018 i principali dati delle aziende vicentine hanno presentato i seguenti valori:
- Produzione +2,3%
- Fatturato ITALIA + 2,8%
- Fatturato UE +2,5%
- Fatturato EXTRA-UE 2%
A livello nazionale, secondo i dati pubblicati dall'ISTAT, nella media dell’anno, il fatturato dell’industria registra una crescita del 2,3% rispetto al 2017, più sostenuta per il mercato estero (+3,5%) rispetto a quello interno (+1,8%).
La prima rilevazione del 2019 (gennaio) conferma e aggrava una tendenza iniziata a Gennaio dell’anno trascorso. La valutazione sullo stato dell’economia ad oggi rimane in area negativa (ci è entrata ad ottobre) con un ulteriore peggioramento (-7,0% contro il -3,5% di ottobre 2018). La valutazione dello stato attuale dell’economia era uscita dall’area negativa a partire da ottobre 2017. Il sentiment sullo stato di salute dell’economia a sei mesi mostra un ulteriore e significativo calo di fiducia rispetto alla scorsa rilevazione passando da -20,6 a – 26,9.
Per quanto riguarda le variabili specifiche ne troviamo due al di sotto della soglia di equilibrio (valore 0):
· la previsione a sei mesi del portafoglio ordini Italia (che era già negativa ad ottobre 2018 e scende ulteriormente a -8,6);
· la previsione degli investimenti a sei mesi, che non risultava negativa da ottobre 2015.
Anche per le altre due variabili, comunque, (portafogli ordini estero e occupazione), gli indici rilevano un trend negativo, pur rimanendo ancora al di sopra dello 0.
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