Confindustria Vicenza

143^ indagine congiunturale - I° TRIMESTRE 2019

CS012 | Credito e Finanza

Nota metodologica
Nel corso dell'esposizione dei risultati dell'indagine si farà frequente riferimento al saldo di opinione. Quest'ultimo corrisponde alla differenza tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato aumenti e la percentuale di aziende che hanno evidenziato diminuzioni. Pertanto esso esprime, ma non in termini quantitativi, l'andamento del tasso di crescita o di diminuzione di una certa variabile (produzione, export, occupazione ...).

Le caratterizzazioni del campione
Il numero complessivo dei questionari elaborati ammonta a 186 e rappresenta circa il 19% del totale delle aziende interpellate.
Le risposte pervenute confermano i consueti caratteri tipologici del campione, con una prevalenza di piccole e medie imprese orientate all'esportazione.

La 143° indagine  congiunturale, condotta da Confindustria Vicenza per il 1° trimestre 2019,  conferma, questa volta anche con qualche segno negativo,  il tendenziale rallentamento dei principali indicatori rilevato nel  semestre  precedente. 
Per la prima volta dal 2° trimestre 2013, l’’andamento della produzione registra un -0,7% rispetto al I° trimestre 2018.
A fronte del 41% delle aziende che dichiara aumenti di produzione, il 32% delle ditte evidenzia cali produttivi determinando un saldo di opinione pari a +9 (+7 nel precedente trimestre; +27  nel I° trimestre dello scorso anno). Il numero di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente rappresenta il 39% del totale, in lieve aumento rispetto ai trimestri precedenti.

Dopo quattro anni di andamento positivo, le vendite sul mercato interno scendono al -2,2%. Anche l’export verso i mercati extra UE cala e segna un -4,2% rispetto al I° trimestre 2018. 
Diversamente, continua a reggere l’export verso il mercato UE con un +3,05%.
 

La consistenza del portafoglio ordini rimane  stabile per il 34%, mentre cala per il 42%  delle aziende ed il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 24% dei casi. 

Rimane pressoché stabile la percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (18%) così come  la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (19%).

Nel I° trimestre 2019 i prezzi delle materie prime han¬no registrato un incremento medio del +1,51%, mentre quelli dei prodotti finiti un aumento del +0,20%.

 

Nel trimestre gennaio-marzo 2019  l’occupazione segna un leggerissimo incremento del numero di addetti pari al +0,26%. Il 60% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 24% l’ha aumentato, mentre il 16% ha ridotto la propria forza lavoro.

 

PREVISIONI
La seconda rilevazione del 2019 (aprile) conferma nel complesso le tendenze che avevano caratterizzato l’inizio dell’anno.  La valutazione sullo stato dell’economia ad oggi aggrava la sua posizione in area negativa (ci è entrata ad ottobre 2018) con un ulteriore peggioramento (-15,0% contro il -7,0% di gennaio 2019). Si conferma quindi il persistere di una valutazione dello stato attuale dell’economia fortemente negativa dopo che la stessa era stata in territorio positivo nel periodo compreso tra le rilevazioni di ottobre 2017 e luglio 2018..Al contrario, si registra un lieve aumento della fiducia rispetto al sentiment sullo stato di salute dell’economia a sei mesi, il quale passa dal – 26,9 della scorsa rilevazione a -25,0.

Per quanto riguarda le variabili specifiche si confermano al di sotto della soglia di equilibrio (valore 0):  
•    la previsione a sei mesi del portafoglio ordini Italia (che era già negativa a gennaio 2019 ma sale a -3,9); 
•    la previsione degli investimenti a sei mesi, che risultava negativa già ad gennaio 2019 ed ha registrato un ulteriore calo a -3,6.
 Anche per le altre due variabili, comunque, (portafogli ordini estero e occupazione), gli indici rilevano un trend negativo, pur rimanendo ancora al di sopra dello 0. 
 

 

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