Confindustria Vicenza

Patto per l'Export - Linee strategiche del Governo per l’internazionalizzazione delle imprese

Il Ministero degli Affari Esteri annuncia la strategia per il rilancio dell’export nella fase post-Covid

VI31267 | Commercio estero

Il Patto per l'Export è stato sottoscritto l'8 giugno 2020 e presentato presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

E' stato sottoscritto dalle principali Associazioni del mondo imprenditoriale e racchiude i sei pilastri con le principali azioni da avviare per promuovere il Made in Italy nel mondo e supportare le PMI nel processo di internazionalizzazione.

Confindustria ha contribuito alla definizione dei contenuti del Patto partecipando anche ai tavoli settoriali che si sono svolti ad aprile e dove sono state coinvolte le associazioni di categoria del Sistema. Sono stati infatti coinvolti tutti i settori: dal settore agroalimentare alla meccanica, dal sistema fieristico a quello infrastrutturale, passando per il comparto dell’innovazione, della salute e dei servizi all'export.

Il Patto verrà realizzato dalla Farnesina, grazie anche al supporto della rete diplomatico consolare, dagli uffici di  ICE Agenzia e dal Gruppo CDP-SACE-SIMEST

Gli asset strategici del Patto prevedono alcune linee d’intervento prioritarie per l'attuazione delle quali sono al momento disponibili per circa 1,4 miliardi di euro:

  • comunicazione. Ampia campagna di “nation branding”, con l’obiettivo di rilanciare l’immagine dell’Italia e sostenere i settori economici più penalizzati dalla crisi da Covid-19, con particolare attenzione al turismo;
  • promozione integrata. Coniugare in una logica di sistema le eccellenze del Made in Italy nei diversi profili (economico, culturale, scientifico e tecnologico) per massimizzare l’attività promozionale e contribuire a veicolare un’idea d’Italia in cui i punti di forza tradizionali si affianchino all'innovazione, alla tecnologia, alla bellezza e qualità del Made in Italy;
  • formazione/informazione. Facilitare ed incentivare l’accesso della più ampia platea di PMI, anche non ancora esportatrici, all'intera gamma di strumenti pubblici a sostegno dell’internazionalizzazione. In particolare, un’attenzione speciale sarà rivolta al deficit di cultura digitale delle PMI ma anche sulle competenze di nuove figure professionali - come i Temporary Export Manager (TEM) e i Digital Export Manager - per sostenere l’accesso delle imprese italiane nei mercati esteri;
  • commercio digitale. Ampliamento degli accordi con le principali piattaforme di e-commerce internazionali e anche con marketplace “minori”, molto popolari in mercati prioritari;
  • sistema fieristico. Ammodernamento del sistema fieristico, attraverso una parziale digitalizzazione delle fiere e la creazione di piattaforme per incontri B2B virtuali. Inoltre, per una piena ripartenza del comparto, andrà altresì perseguita la collaborazione tra i poli fieristici nazionali, l’organizzazione di “mini-fiere” di settore (che compensino la cancellazione delle attività imposte dall'emergenza Covid-19), l’organizzazione all'estero di eventi di filiera per valorizzare i settori in forma integrata, così come le possibili sinergie tra settori complementari;
  • finanza agevolata. Potenziamento degli strumenti di finanza agevolata e sistemi di garanzia per le strategie di crescita e internazionalizzazione delle PMI e delle imprese start-up, al fine di aumentare il numero delle imprese che beneficiano di interventi agevolativi, nonché una progressiva integrazione del ciclo virtuoso tra internazionalizzazione delle imprese ed attrazione degli investimenti esteri di qualità.

In allegato il testo integrale del Patto.

A questo link invece è possibile scaricare l'e-book "Export una guida per ripartire" dove sono indicati tutti gli strumenti e i servizi per le PMI messi a disposizione dal Governo.
 

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