Confindustria Vicenza

153^ indagine congiunturale - III TRIMESTRE 2021

Produzione +14,2% - mercato interno +14,8%- export UE +15,6% - export EXTRA UE +17,9%

CS027 | Credito e Finanza

PRODUZIONE
La 153° indagine congiunturale condotta da Confindustria Vicenza conferma, nel periodo luglio-settembre 2021, la prosecuzione del rimbalzo dell’attività delle imprese manifatturiere vicentine rispetto alle profonde flessioni causate nel 2020 dalla pandemia. Nel 3° trimestre 2021 la produzione è aumentata del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, che ricordiamo fu molto influenzato dall’andamento della pandemia e dalle difficoltà operative di molte attività produttive (-7,9% fu il calo produttivo). Il recupero risulta decisamente importante e finalmente chiude il gap negativo creato dal blocco pandemico, riportando la produzione industriale vicentina a superare leggermente i livelli pre-covid.

Il 65% delle aziende dichiara aumenti della produzione, a fronte del 13% delle ditte che evidenzia invece una flessione; il saldo di opinione è così pari a +52 (+67 nel precedente trimestre; -34 nel 3° trimestre dello scorso anno). Il numero di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente scende al 21% del totale (24% nel precedente trimestre, 51% un anno fa).

MERCATO INTERNO & EXPORT
Per quando riguarda il mercato interno il fatturato è risultato in aumento (+14,8%), confermando una buona ripartenza anche della domanda interna.
Il risultato positivo più significativo è stato registrato dalle esportazioni verso i paesi extra europei, con un fatturato che è aumentato del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Anche l‘export UE ha fatto comunque registrare un buon incremento (+15,6%).

ORDINI
Un discreto miglioramento è confermato anche dalla situazione degli ordini. La consistenza del portafoglio ordini rimane stabile per il 22%, aumenta per il 68% mentre cala per il 10% delle aziende (saldo pari a +58, contro il +66 del trimestre precedente); il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 32% dei casi.

LIQUIDITÀ E INCASSI
Si conferma ancora molto contenuta la percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (9%, in lievissimo aumento rispetto al 7% nel trimestre precedente), e si conferma stabile su valori bassi anche la percentuale di imprese che lamenta ritardi negli incassi (8%).

PREZZI
Si conferma molto preoccupante la situazione dei prezzi e degli approvvigionamenti delle materie prime.
Anche nel 3° trimestre 2021 i prezzi delle materie prime sono decisamente aumentati (+29,3%); qualche impatto si è avuto anche sui prezzi dei prodotti finiti, cresciuti anch’essi del +9,8%.

OCCUPAZIONE
Nel trimestre luglio-settembre 2021 l’occupazione segna ancora un aumento del numero di addetti pari all’1,5%. Il 53% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 35% l’ha aumentato, mentre il 12% ha ridotto la propria forza lavoro.

DATI NAZIONALI
Gli indicatori congiunturali relativi al 3° trimestre hanno continuato a segnalare una dinamica espansiva dell’attività nell’industria, ma in leggera attenuazione: la fiducia delle imprese manifatturiere e dei servizi ad agosto e settembre è peggiorata, per via del rallentamento dei giudizi e delle attese sui livelli di produzione, e sugli ordini (ancora comunque molto espansivi), per via del canale estero. Nonostante il grado di utilizzo degli impianti da parte delle imprese manifatturiere nel 2° trimestre abbia raggiunto il valore più alto dal dicembre 2018 (77,4%), la scarsità di manodopera e l’insufficienza di materiali sono stati percepiti come fattori di crescente ostacolo alla produzione. L’indice PMI manifatturiero di settembre ha mantenuto un profilo espansivo per il 15° mese consecutivo, ma meno che in agosto. In termini trimestrali, la media del 3° è stata più bassa del 2,3% rispetto a quella del 2°. Secondo le imprese del campione di IHS-Markit, hanno pesato negativamente le interruzioni sulla catena di distribuzione, che hanno indotto un ulteriore allungamento dei tempi medi di consegna e un incremento del lavoro inevaso. Un altro elemento che potrebbe aver inciso negativamente a settembre, e potrebbe dispiegare alcuni effetti sfavorevoli anche nei mesi a venire, è la moderazione dell’attività economica dei partner commerciali: la produzione tedesca nel 2° trimestre è scesa dell’1,0% congiunturale, quella francese dello 0,9%.

Scarica l'Indagine Congiunturale del 3° trimestre 2021 -

LIV - LEADING INDICATOR VICENZA
La rilevazione di Ottobre 2021, relativa al terzo trimestre 2021, fa segnare un ulteriore miglioramento rispetto a quanto osservato in occasione della precedente per la maggior parte delle variabili oggetto di indagine; l’unico indicatore in peggioramento è il sentiment sullo stato dell’economia italiana a 6 mesi (che rimane tuttavia in area positiva).
L’indicatore dell’attuale stato di salute dell’economia prosegue nel miglioramento continuo iniziato dalla rilevazione di Luglio 2020 e arriva a toccare il nuovo valore massimo (+13,8%); la variabile relativa allo stato di salute dell’economia a sei mesi (+7,1% dell’ultimo dato contro +12,4% della rilevazione di Luglio 2021) riflette una conferma delle valutazioni positive in seguito alla ripartenza del sistema industriale, connotate tuttavia da maggior prudenza.
Per quanto riguarda il sentiment su specifiche variabili si riscontra una sostanziale stabilità per gli indicatori relativi al portafoglio ordini, sia per le vendite in Italia (+0,1%) sia per le vendite estere (-0,1%); i sentiment sugli investimenti previsti ed il livello di occupazione raggiungono il valore massimo mai registrato da Luglio 2015, grazie ad un incremento nell’ultimo trimestre rispettivamente pari a +0,7% e +2,6%. 

Scarica il documento LIV -

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