Confindustria Vicenza

Commodities - prezzi e previsioni

Piattaforma gratuita APPIA di Prometeia

VI35854 | Credito e finanza

Confindustria Vicenza in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza, mette gratuitamente a disposizione delle aziende interessate, la piattaforma APPIA di Prometeia per l'analisi e la previsione dei prezzi delle materie prime.

In APPIA è stato reso disponibile l'aggiornamento mensile degli analytics che sono stati aggiornati con la congiuntura dei prezzi relativa a dicembre, e con le nuove previsioni.

La piattaforma è utilizzabile per:

  • ottenere informazioni puntuali su un panel di materie prime, selezionate tra le più strategiche per le imprese dei sistemi produttivi domestici
  • consultare il sistema di reportistica congiunturale mensili e di filiera
  • partecipare ai cicli di webinar di filiera organizzati semestralmente 
  • ottenere supporto consulenziale

Si invitano perciò le imprese interessate ad avere la possibilità di accedere a questo servizio di inviare un'e-mail a appia@confindustria.vicenza.it per fornire le informazioni a seguito riportate, utili per l'attivazione del profilo nella piattaforma:

  • ragione sociale
  • partita IVA
  • nome cognome e email dell'utente amministratore 

L'utente amministratore avrà poi la possibilità di abilitare fino a 3 ulteriori utenti aziendali.

Alcune delle evidenze dall’ultimo aggiornamento di APPIA:

  • Non si è arrestato a gennaio il percorso di rientro dei prezzi delle materie prime. Il pesante ridimensionamento dei prezzi di metano ed energia elettrica ha, infatti, determinato un deciso arretramento dell’Indice Prometeia-APPIA dei prezzi delle commodity che, dopo i rialzi di dicembre, nel primo mese dell’anno ha ceduto il 10% in €, scendendo su livelli del 5.6% inferiori rispetto a un anno fa. Maggiormente favoriti i comparti «energivori», tra cui Chimica, Materiali per Costruzioni e Legno/Carta, che hanno beneficiato di un rientro dei relativi indici più intenso, se paragonato alla media manifatturiera.
  • Pur in un contesto di generale alleggerimento delle quotazioni non sono, tuttavia, mancati i rincari, in alcuni casi di forte intensità. Le tensioni, in particolare, sui corsi dei metalli non ferrosi, degli input siderurgici e degli acciai conseguenti alle «riaperture» in Cina hanno penalizzato soprattutto le imprese operanti nei comparti della Meccanica e della Metallurgia, i cui indici sono arretrati in misura lievemente più contenuta rispetto alla media manifatturiera. Anche le imprese del Tessile-Moda e dell’Alimentare hanno beneficiato una decisa correzione dei costi di acquisto delle materie prime sebbene, anche in questo caso, di entità più contenuta se paragonato alla media delle imprese manifatturiere.
  • Favorevole l’andamento delle dinamiche valutarie. L’indebolimento del dollaro statunitense, pur contribuendo a fornire un impulso «rialzista» ai prezzi internazionali delle commodity ne ha, al tempo stesso, contenuto l’impatto sui costi di approvvigionamento delle imprese europee.

 



Photo by Maxim Hopman on Unsplash

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