Confindustria Vicenza

Commodities - prezzi e previsioni

Piattaforma gratuita APPIA di Prometeia - aggiornamento di marzo

VI35982 | Credito e finanza

Confindustria Vicenza in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza, mette gratuitamente a disposizione delle aziende interessate, la piattaforma APPIA di Prometeia per l'analisi e la previsione dei prezzi delle materie prime.

In APPIA è stato reso disponibile l'aggiornamento mensile degli analytics che sono stati aggiornati con la congiuntura dei prezzi relativa a febbraio, e con le nuove previsioni.

La piattaforma è utilizzabile per:

  • ottenere informazioni puntuali su un panel di materie prime, selezionate tra le più strategiche per le imprese dei sistemi produttivi domestici
  • consultare il sistema di reportistica congiunturale mensili e di filiera
  • partecipare ai cicli di webinar di filiera organizzati semestralmente 
  • ottenere supporto consulenziale

Si invitano perciò le imprese interessate ad avere la possibilità di accedere a questo servizio di inviare un'e-mail a appia@confindustria.vicenza.it per fornire le informazioni a seguito riportate, utili per l'attivazione del profilo nella piattaforma:

  • ragione sociale
  • partita IVA
  • nome cognome e email dell'utente amministratore 

L'utente amministratore avrà poi la possibilità di abilitare fino a 3 ulteriori utenti aziendali.

 

Alcune delle evidenze dall’ultimo aggiornamento di APPIA:

► Prezzi di gas ed elettricità ancora in calo... Sebbene le temperature in Europa siano tornate su livelli in linea con i valori medi di periodo, dopo un gennaio insolitamente caldo, la minore domanda da parte dell’industria ha contribuito a mantenere i consumi complessivi di gas su livelli contenuti. In un contesto di scorte ancora elevate (più del doppio rispetto ai livelli di un anno fa) e di forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL) abbondanti, le quotazioni rilevate all’hub del TTF hanno registrato un’altra contrazione a doppia cifra in febbraio (-16.6% rispetto a gennaio), scendendo stabilmente sotto la soglia dei 50 €/MWh. Più moderato il contestuale declino dei prezzi dell’energia elettrica in Italia, con il Prezzo Unico Nazionale (PUN) in € sceso del 7.7% sempre rispetto a gennaio.

► ... hanno «smorzato» gli effetti dei rincari negli altri comparti. Similmente a quanto osservato a gennaio, il rientro delle quotazioni del metano (e dell’energia elettrica) si è accompagnato a un andamento generalmente rialzista delle altre commodity, acciai in primis. I segnali di rafforzamento dell’attività manifatturiera in Cina, l’aumento dei costi di produzione (minerali e rottami di ferro) e ritmi produttivi in forte contrazione in tutti i principali paesi produttori (avanzati) hanno portato i laminati a registrare un rincaro (il secondo consecutivo, dopo quello di gennaio) in euro di intensità superiore al 10%. Meno «brillante», invece, il profilo dei prezzi dei prodotti lunghi, in primis quelli destinati al settore delle costruzioni (rebar).

► Prezzi in ascesa nella filiera chimica ... dopo i forti ribassi che hanno caratterizzato la seconda metà del 2022, ma i rincari sono risultati di intensità mediamente contenuta,  e concentrati soprattutto nella filiera del polipropilene. Generalmente più stabili, invece, i prezzi degli altri polimeri, in uno scenario in cui gli unici ribassi hanno riguardato il PET (che ha «riassorbito» buona parte dei rialzi osservati a gennaio).

► ... e in calo in quella dei metalli non ferrosi. Febbraio si è chiuso con flessioni estese a tutto il comparto, più intense per quanto riguarda il nickel (che, tuttavia, si mantiene su livelli medi di quasi il 20% più elevati rispetto a un anno fa), piombo, zinco e stagno e, invece, più contenute per l’alluminio (-2.5% sempre in €). Sostanzialmente stabile, invece, il prezzo in euro del rame. In caduta le quotazioni delle commodity utilizzate per la produzione di batterie e, più in generale, per applicazioni green, con il cobalto che ha ceduto quasi il 25% del suo valore in euro rispetto a gennaio.

► Andamenti eterogenei, infine, per i principali prodotti petroliferi che, dopo i forti disallineamenti della seconda metà del 2022, da gennaio hanno ripreso a «convergere», tendenza che ha trovato conferma anche a febbraio. Nel dettaglio, la sostanziale stabilità del Brent si è accompagnata a un consistente declino dei «middle distillates» (gasolio e Jet Fuel). Andamento invece opposto per la nafta, che nei mesi passati si era deprezzata in misura molto più intensa rispetto agli altri prodotti e, a febbraio, ha recuperato il 5% circa in €. Il declino del prezzo del gas ha restituito competitività al prezzo dell’olio combustibile, sostituto nei processi di produzione dell’elettricità, rincarato anch’esso del 5% circa in euro. Stabile, infine, la benzina.



Photo by Maxim Hopman on Unsplash

    Iscriviti e scopri tutti i vantaggi di essere un nostro associato

    L'Associazione ha tra i suoi obiettivi principali quello di accrescere la cultura d'impresa

    Loading...