VI30909 | Commercio estero
A seguito dell'emergenza Coronavirus, il 27 marzo il Senato USA ha approvato il Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security Act (“CARES Act”) che prevede lo stanziamento di 500 miliardi di dollari in prestiti e programmi di assistenza per le grandi aziende, stati e città, che spaziano dai prestiti e i sussidi per le imprese alle misure di sostegno ai redditi personali, dall’ampliamento della rete di protezione sociale alle maggiori spese sanitarie.
Tra i programmi previsti si segnala il Paycheck Protection Program (PPP) che prevede lo stanziamento di 349 miliardi di dollari destinati alle aziende con meno di 500 dipendenti e la possibilità di ricevere prestiti per pagare stipendi, spese relative all’health care, interessi di mutui accesi in precedenza, affitti e utenze.
Si riporta di seguito la sintesi dei punti di maggior rilievo curata dalla nostra Ambasciata a Washington DC:
I prestiti – con durata biennale, tasso di interesse agevolato all'1% e ammontare massimo per impresa fissato in 10 milioni – sono messi a disposizione dalle banche (che percepiscono una commissione, pagata dal Governo Federale), ma sono garantiti a livello federale dalla Small Business Administration (SBA).
Le richieste di finanziamento devono essere inoltrate tramite l’istituto bancario americano di riferimento dell’azienda, la SBA ha invitato a diffondere tra i possibili interessati i riferimenti al customer service call center (1-800-659-2955) e al sito internet dedicati al programma.
In pochi giorni, pur con qualche difficoltà tecnica legata al numero di domande presentate, oltre 1/5 dei fondi messi a disposizione tramite il Paycheck Protection Program sono stati erogati (ad oggi circa 70 miliardi di dollari), tanto che l’Amministrazione ha già avviato colloqui con il Congresso per espandere il finanziamento di ulteriori 250 miliardi.
Anche la Federal Reserve, che ha già avviato programmi di supporto al credito, ha prospettato di intervenire a supporto del PPP acquistando dalle banche i crediti erogati, in modo da supportarne la liquidità.
La nostra Ambasciata a Washington segnala altresì un ulteriore sostegno finanziario per le imprese italiane:
"A seguito del Memorandum sull’Assistenza all’Italia del Presidente Trump e dei contatti con la US Development Finance Corporation (DFC) è emersa un’opportunità specifica di finanziamento agevolato per le imprese italiane.
Essendo DFC una Banca di Sviluppo, che opera per statuto solo nei PVS-paesi in via di sviluppo (unica eccezione alcuni progetti energetici in Est Europa), offre in particolare due tipologie di finanziamenti:
Le manifestazioni di interesse delle imprese interessate saranno trasmesse dalla nostra Ambasciata o da quella americana a Roma, che le veicoleranno al Punto di contatto di DFC.
A tal proposito è stato creato anche un contatto diretto con Cassa Depositi e Prestiti e SACE/SIMEST per valutare collaborazioni e progetti congiunti utili adesso ma anche pro futuro.
Si tratta di un canale specifico, che potrebbe fornire un aiuto “indiretto” a imprese italiane che operano in Africa, Asia e America Latina, rappresentando altresì un’opportunità finanziaria interessante.
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