Coronavirus: sospensione ingresso negli USA di alcune categorie di visti

Il Presidente Trump ha promulgato un provvedimento che sospende – per 60 giorni a partire dalla mezzanotte del 23 aprile 2020 – l’ingresso negli USA di alcune categorie di visti.

L’ingresso negli USA non sarà consentito a tutti i richiedenti che – alla data di cui sopra – non siano in possesso di un visto rilasciato prima di tale data o non abbiano comunque un valido permesso rilasciato dalle autorità competenti (ad esempio una lettera accompagnatoria sostitutiva in caso di perdita della documentazione attestante lo status di “permanent resident”, o un permesso per rientrare negli USA rilasciato nelle more di una procedura pendente). 

La sospensiva non si applica alle seguenti categorie: 

• a chi sia un “permanent resident”;  
• al coniuge di un cittadino statunitense, o al figlio minore di 21 anni di un cittadino statunitense, inclusi i casi di procedura di adozione di cui alle categorie IR-4 o IH-4;  
• a chi abbia fatto richiesta di visto EB-5 (Investor Visa);  
• a chi faccia domanda di ingresso negli USA in qualità di medico, infermiere, o comunque facente parte del personale sanitario o per effettuare attività di ricerca scientifica in campo medico o comunque attività per contribuire alla lotta contro la diffusione del COVID-19;  
• a chi sia considerato importante per motivi di ordine pubblico, come determinato dal Secretary of State, dal Secretary of Homeland Security, o dall’Attorney General;  
• a chi sia membro delle Forze Armate USA o al suo coniuge o figlio minore di 21 anni;  
• a chi abbia fatto richiesta di entrare negli USA sulla base di un visto speciale  (“Special Immigrant Visa”) nelle categorie SI or SQ;  
• a coloro, il cui ingresso negli USA, sia considerato di interesse nazionale, come determinato dal Secretary of State, o dal Secretary of Homeland Security. 

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