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Coronavirus: ulteriori precisazione della Regione Veneto in merito alla sorveglianza sanitaria

La Regione ha aggiornato le proprie indicazioni per i datori di lavoro nel periodo di emergenza da COVID-19

VI30574 | Tutela della salute negli ambienti di lavoro

La Regione Veneto ha pubblicato una nuova versione della circolare già divulgata ieri (notizia VI30565), precisando che, sebbene la sorveglianza sanitaria oggi non sia stata oggetto di nessuna deroga nella normativa nazionale,le visite mediche periodiche possono essere differite per il tempo strettamente necessario e limitato al persistere delle misure restrittive volte a contenere al massimo la diffusione dell'epidemia di COVID-19.
 

Devono essere comunque effettuate  e garantite anche in questo periodo

  • le visite mediche di idoneità in fase pre-assuntiva;
  • le visite mediche preventive di idoneità, nel caso in cui un lavoratore sia adibito per la prima volta ad una nuova mansione;
  • le visite mediche su richiesta del lavoratore;
  • le visite mediche a seguito di assenza superiore a 60 giorni continuativi.

Le visite mediche differite in questo periodo di emergenza dovranno avere la priorità nella programmazione alla ripresa dell'attività ordinaria.
 

Rimane fermo che i lavoratori che operano in reparti aziendali non indispensabili alla produzione e che usufruiscono, in questo periodo di emergenza, di ferie, congedi e altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva, non devono essere inviati alla visita medica periodica se in scadenza o scaduta.

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