Confindustria Vicenza

Coronavirus - Integrazione salariale: gestione Iban non corretti o non validati

Pagamento attraverso l’utilizzo del bonifico domiciliato presso Poste Italiane

VI31010 | Lavoro e Previdenza

L’INPS, con messaggio n.1904 del 7 maggio 2020, comunica che, in considerazione della necessità di rendere disponibili al lavoratore le somme dell’integrazione salariale nel più breve tempo possibile, nei casi di IBAN non corretti o non validati dal circuito bancario o di Poste Italiane (codice fiscale associato all’IBAN diverso da quello del beneficiario della prestazione), il pagamento diretto verrà effettuato attraverso l’utilizzo del bonifico domiciliato presso Poste Italiane. 

Il lavoratore interessato riceverà prima gli SMS di notifica del pagamento e poi la comunicazione di liquidazione inviata da POSTEL al suo indirizzo di residenza/domicilio.

A partire dal 10 aprile 2020 l’Istituto, prima di procedere al pagamento delle prestazioni di natura pensionistica e non pensionistica, ivi comprese le prestazioni di integrazione salariale a pagamento diretto, effettua in via telematica il controllo finalizzato ad accertare la correttezza del codice IBAN dello strumento di riscossione (conto corrente, carta ricaricabile), nonché l’intestazione o la cointestazione dello strumento medesimo al codice fiscale del beneficiario della prestazione. 

Nella fase di liquidazione delle prestazioni di integrazione salariale a pagamento diretto (Cigo/Aso/Cigd/Cisoa), si registrano casi in cui non c’è corrispondenza tra il codice fiscale del beneficiario della prestazione e il codice fiscale del titolare dello strumento di riscossione cui si riferisce l’IBAN indicato dal datore di lavoro nella domanda di liquidazione delle prestazioni (flussi SR41/SR43). Si registrano anche casi di coordinate bancarie che risultano errate, in particolar modo per la presenza di codici ABI/CAB allo stato non censiti ovvero non più in uso. 

Nella situazione emergenziale in atto, in considerazione della necessità di rendere disponibili al lavoratore le somme dell’integrazione salariale nel più breve tempo possibile, in presenza degli errori suddetti il pagamento verrà effettuato attraverso l’utilizzo del bonifico domiciliato presso Poste Italiane. 

Una volta disposto dall’Istituto il bonifico, il lavoratore interessato riceve prima gli SMS di notifica del pagamento e poi la comunicazione di liquidazione inviata da POSTEL al suo indirizzo di residenza/domicilio (comunicato dal datore di lavoro nel mod. SR41/SR43), con la quale può recarsi a riscuotere l’integrazione salariale spettante presso qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale con il proprio documento di identità in corso di validità e un documento attestante il codice fiscale (ad esempio, tessera sanitaria). 

Qualora il lavoratore interessato non riceva a breve la comunicazione da POSTEL, può accedere al “Riepilogo pagamenti”del servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino”, per verificare e stampare il pagamento disposto.


 



Photo by bongkarn thanyakij on Pexels

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