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Coronavirus, Cura Italia: sospesi anche interpelli, accertamenti con adesione e istanze preventive

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate nelle circolari n. 4, 6 e 7

VI30735 | Fisco

Il D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. decreto “Cura Italia”) ha disposto la sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori dall'8 marzo al 31 maggio.
La sospensione riguarda, in particolare:

  • i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, compresa la gestione del procedimento di accertamento con adesione (artt. 67 e 83); 
  • i termini per fornire risposta alle istanze di interpello, ivi comprese le risposte agli inviti ai contribuenti per la regolarizzazione delle domande di interpello o per la presentazione di documentazione integrativa (art. 67);
  • i termini per la trattazione delle istanze di accordo preventivo per le imprese con attività internazionale e di determinazione del reddito agevolabile ai fini del c.d. “patent box” (art. 67). 

L’Agenzia delle Entrate, con una serie di circolari “tematiche”, ha fornito indicazioni operative in merito agli effetti della sospensione dei termini sulle diverse procedure: la circolare n. 4 del 20 marzo 2020 fa chiarezza sull'iter di gestione delle istanze di interpello; la circolare n. 6 del 23 marzo 2020 si occupa dei procedimenti di accertamento con adesione; la circolare n. 7 del 27 marzo 2020, infine, è dedicata alle istanze relative alle procedure di accordo preventivo per le imprese con attività internazionale e al “patent box”.
Pubblichiamo di seguito i testi delle tre circolari.

Notizia n. VI30627 del 19 marzo 2020

Notizia n. VI30604 del 18 marzo 2020

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