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Al principio del nuovo anno scolastico la provincia di Vicenza conta circa duemila cattedre senza professori, questo il dato assai preoccupante comunicato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza.
A commentare questa situazione interviene Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega Education e Università.
"Nella scuola italiana, tra riforme, controriforme, concorsi e promesse varie, c’è una e una sola certezza: arriva settembre, iniziano le lezioni e mancano i docenti. Francamente sarebbe ridicolo se non fosse drammatico.
La scuola è la vera emergenza italiana. Ed è un’emergenza ormai talmente consolidata che nessuno lo nota più se non le imprese, che si trovano a sopperire con formazione interna alle carenze della formazione scolastica, e, quando però ormai è troppo tardi, i ragazzi gettati nel mondo del lavoro senza un’esperienza formativa a tutto tondo come invece sarebbe possibile fare.
Il punto è che - come ha più volte ribadito il Presidente Vescovi - il sistema formativo è completamente imbrigliato da una governance che deriva dal diritto amministrativo pubblico ed è quindi dominato in maniera strettissima dalla burocrazia.
Siamo convinti che, per iniziare a risolvere i tanti problemi, uno alla volta, ci sia l’esigenza di dare autonomia alle scuole - abbinata evidentemente a un rigoroso controllo di accountability - e non continuare ad avere una visione centralistica.
E, in questo senso, torniamo al tema dell’autonomia: diventa fondamentale che il Veneto riesca ad ottenere la competenza sulla scuola".
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