Confindustria Vicenza

Industria vicentina, anche nel terzo trimestre c’è stagnazione. Vescovi: “È l’economia dello zero”

L’indagine congiunturale di Confindustria Vicenza per il terzo trimestre 2019 descrive un contesto che non cresce.

VI30014 | MEDIA

Dati così piatti per quattro trimestri consecutivi non li vedevamo dal 2013, quando scontavamo ancora l’onda lunga della crisi. Ora stiamo attendendo l’elaborazione sui dati previsionali per capire quale sia il sentiment del nostro tessuto produttivo nei confronti delle azioni di politica industriale del nuovo governo, ma ad oggi non possiamo che dire che siamo all’economia dello zero. Attenzione quindi, perché dopo lo zero, c’è la ‘decrescita felice’”, il Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi commenta così i dati della 145^ indagine congiunturale di Confindustria Vicenza che per il III trimestre 2019 descrive una stagnazione conclamata della crescita economica.

 

PRODUZIONE, MERCATO INTERNO ED EXPORT

La produzione industriale, infatti, è fondamentalmente a crescita zero (+0,02%) rispetto al III trimestre 2018.

Un dato che, tenuto conto i precedenti 3 trimestri che fecero segnare +1,03% (IV trimestre 2018), -0,7% (I trimestre 2019), -0,07% (II trimestre 2019), tracciano un quadro sugli ultimi 365 giorni non certo incoraggiante.

Tornando al periodo luglio-settembre 2019, a fronte del 31% delle aziende che dichiara aumenti di produzione, il 32% delle ditte evidenzia cali produttivi determinando un saldo di opinione pari a -1 (+7 nel precedente trimestre; +11 nel III trimestre dello scorso anno). Il numero di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente rappresenta il 35% del totale.

Le vendite sul mercato interno, dopo il -1.69% del II trimestre di quest’anno, scendono ancora al -0,15%. Anche in questo caso, due “segni meno” consecutivi non si vedevano dal 2013 a Vicenza.

L’export verso i mercati UE cresce, +0,65%, anche se perde slancio rispetto allo scorso trimestre (era +2,36%); mentre cambia completamente rotta, passando da un dato negativo del II trimestre 2019 (-1,17%) ad uno leggermente positivo (+0,56% rispetto al III trimestre 2018), l’export verso i mercati extra UE.

 

ORDINI

La consistenza del portafoglio ordini rimane stabile per il 33%, aumenta per il 27% mentre cala per il 40% delle aziende (saldo pari a -13) ed il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 22% dei casi.

 

LIQUIDITÀ E INCASSI

Rispetto al II trimestre 2019 diminuisce leggermente la percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (11%) e aumenta di due punti la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (16%).

 

PREZZI

Nel III trimestre 2019 i prezzi delle materie prime sono leggermente diminuiti (-0,23%), mentre i prezzi dei prodotti finiti han­no registrato una variazione positiva (+0,33%).

 

OCCUPAZIONE

Nel periodo luglio-settembre 2019 l’occupazione segna un minimo incremento del numero di addetti pari al +0,2%. Il 61% delle aziende dichiara di aver mante­nuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 16% l’ha aumentato, mentre il 22% ha ridotto la propria forza lavoro.

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