Confindustria Vicenza

"Il Ministro Di Maio vuole la desertificazione industriale? Venga a dirlo in faccia ai veneti"

Dopo le dichiarazioni su Altlantia e Ilva: "Cosa vuole fare della politica industriale del secondo paese manifatturiero d'Europa? E dell'Autonomia?"

VI29485 | MEDIA

Dopo le dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico su Atlantia e Ilva, di seguito l’intervento Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi:

 

“Il Ministro dello Sviluppo Economico vuole la desertificazione industriale dell'Italia? Ebbene, ci sta riuscendo benissimo. Allora abbia il coraggio di dirlo in faccia agli imprenditori del Nordest qui a Vicenza e non solo negli studi televisivi della TV di Stato. Lo abbiamo invitato, diverse settimane fa, alla nostra Assemblea generale del prossimo settembre e come da suo stile - successe anche lo scorso anno - non si è nemmeno degnato di rispondere. Ora che si è dimostrato ancora una volta una minaccia per il lavoro di centinaia di migliaia di persone, lo invitiamo pubblicamente a dirci cosa ha intenzione di fare della politica industriale del secondo paese manifatturiero d'Europa così noi imprenditori italiani, senza contare i numerosi stranieri che credono nelle nostre capacità e nel nostro eccezionale ‘saper fare’ e investono i miliardi qui, capiamo se possiamo puntare sul nostro amato Paese o meno.

 

Il punto è che questo si sta rivelando sempre più come il Governo della ‘non fiducia’. Un grande Gruppo straniero viene ad investire e risanare Taranto e si cambiano le carte in tavola da un giorno all’altro; un grande Gruppo italiano quotato ha una procedura in corso e il Vicepremier ne preannuncia l’esito, chissà poi da quale pulpito, definendo inoltre inopinatamente decotta l’azienda, peraltro a Borse aperte; oltre 5 milioni di veneti e lombardi votano, 1 anno e 8 mesi fa, non l’altro ieri, per l’Autonomia e la loro democratica aspettativa di veder rispettati i propri diritti, senza contare il rispetto per il lavoro dell’ottima ministro Stefani, viene frustrata da un balletto di rimandi che serve solo a non decidere, a prendere in giro le persone che hanno votato e a tutelare alcune conventicole che vivono protette da una politica vecchia di cui davvero non ne possiamo più. Il ‘cambiamento’ è uno slogan del passato, quello sì davvero decotto”.

    Iscriviti e scopri tutti i vantaggi di essere un nostro associato

    L'Associazione ha tra i suoi obiettivi principali quello di accrescere la cultura d'impresa

    Loading...